Scopri la nostra storia con Enel

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Colosso industriale, multinazionale, ex società pubblica. Enel riesce a essere tutto questo contemporaneamente, affermandosi come una delle società più importanti d’Italia e d’Europa. Quotata al FTSE MIB di Milano, con una capitalizzazione di quasi 80 miliardi di euro (quando questo articolo è stato redatto, NdR), è addirittura la maggiore Utility Company del continente.Da un punto di vista organizzativo, è interessante osservare che cosa accade quando un soggetto di tali dimensioni e struttura decide di cambiare.

Nel corso del 2018, infatti, per Enel la Digital Transformation smette di essere una buzzword di moda e diventa parte della strategia aziendale a pieno titolo.Nella investor relation di fine anno, il Gruppo esplicita l’obiettivo di abilitare e diffondere le competenze digitali per il 100% della propria forza lavoro. È un traguardo ancora più ambizioso se si pensa che Enel è rete, è capillare, e conta oltre 70.000 dipendenti.Con queste cifre, non si tratta banalmente di implementare nuovi processi o sostituire un manuale di istruzioni.

L’adozione di metodologie nuove e senza precedenti implica un profondo adattamento culturale per chi si trova in azienda da anni o decenni, ed è incentivato a rivoluzionare il proprio approccio in un tempo brevissimo. Adattamento culturale significa formazione, sempre e comunque, e quando si rende necessario accade che improvvisamente il business si scopra dipendente da chi costruisce la cultura di cui il business è permeato. L’apprendimento continuo come abilitatore e catalizzatore del cambiamento. Ma in che modo la Digital Transformation in Enel passa attraverso la formazione? Nel 2019, coerentemente con l’obiettivo di digitalizzare cultura e processi, Enel si dota di una nuova piattaforma per la formazione. Si tratta di eDucation, una versione custom di Cornerstone. Dopo mesi di alacre lavoro, presentando la nuova piattaforma a tutti i dipendenti e dopo aver visitato fisicamente le country, finalmente la nuova era per la formazione on demand e personalizzata può iniziare!

A partire da qui, l’intento è di rafforzare progressivamente la componente di e-learning, ovvero la quota di formazione erogata attraverso canali digitali. Una volta dotatisi di una piattaforma all’avanguardia e averla portata in giro per il mondo, rendendola il singolo punto di accesso al sapere, saper fare e saper essere per tutti i 70 mila colleghi, il passo successivo è sfruttare le infinite potenzialità offerte dal Web per erogare contenuto sempre attuale e contestuale alle esigenze della persona.Gli oceani della conoscenza digitale sono infatti punteggiati da numerosissimi atolli di contenuti di qualità per l’auto-formazione; Enel capisce però che queste fonti vanno prima organizzate, filtrate, curate e – soprattutto – contestualizzate all’interno di una “cornice di senso” coerente con la cultura e gli ambiziosi obiettivi che il Gruppo si pone.È così che nel 2020 comincia il viaggio di Enel e Edflex.

“La nostra squadra utilizza in lungo e in largo le potenzialità del motore di ricerca, trova i contenuti e costruisce delle collections mirate. [...] Inoltre, essendo i contenuti esterni integrati in piattaforma, tutti i 70.000 dipendenti possono commentare e dare il proprio contributo aggiungendo link a video e documenti, in ogni momento, quale che sia il contenuto. Le persone possono quindi sia muoversi all’interno di un motore di ricerca, sia navigare per argomento, che per unità organizzativa.” Lavinia Lalle, former Head of  Online Training, Enel

È una sfida nuova, in termini sia tecnologici sia di processo. È la prima volta che si tenta un’integrazione via API in Cornerstone, e siamo pur sempre in uno stadio iniziale del processo di digital transformation, per cui si avverte il bisogno di guidare gli utenti e stabilire dei confini, nonostante la precisa volontà di indicare loro la via dell’autoformazione. La prima fase della collaborazione si tramuta dunque in un lavoro dettagliato e congiunto di curation editoriale tra la squadra del team formazione di Enel, allora capitanata da Lavinia Lalle, e la redazione di Edflex. “Abbiamo deciso subito di sfruttare Edflex in modo mediato – spiega Lavinia. La nostra squadra utilizza in lungo e in largo le potenzialità del motore di ricerca, trova i contenuti e costruisce delle collections mirate. Così possiamo offrire ai nostri colleghi un prelavorato e abituarli gradualmente a muoversi in autonomia, entro un orizzonte non più sconfinato di contenuti di learning. Inoltre, essendo i contenuti esterni integrati in piattaforma, tutti i 70.000 dipendenti possono commentare e dare il proprio contributo aggiungendo link a video e documenti, in ogni momento, quale che sia il contenuto. Le persone possono quindi sia muoversi all’interno di un motore di ricerca, sia navigare per argomento, che per unità organizzativa.”

Dal punto di vista tecnico, l’integrazione è semplice ma molto efficace: Edflex espone collezioni di contenuti che Cornerstone integra come singoli learning objects. Ogni volta che cambia qualcosa, ad esempio un contenuto non è più disponibile oppure gli è stato aggiunto un nuovo modulo, Edflex avverte Cornerstone del cambiamento e prontamente i contenuti in piattaforma vengono aggiornati. Le collections vengono poi manutenute e aggiornate nel tempo, e ogni trimestre subiscono un restyling più o meno profondo a seconda delle esigenze formative emerse e dei feedback degli utenti.

In un futuro non lontano, vogliamo arrivare all’integrazione completa e nativa, ovvero alla possibilità per i dipendenti Enel di effettuare ricerche sull’intero catalogo indicizzato da Edflex. “Dobbiamo prima analizzare i dati e capire bene quali contenuti funzionano meglio, sia in termini didattici che di engagement, cosa che Edflex ci sta consentendo agevolmente di fare – spiega Lavinia. Una volta costruita la mappa dei corsi più amati dai nostri colleghi riusciremo a profilare il learning on demand per interessi e competenze dei singoli”.

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